Habitat: il fiume Natisone, topic di Cividale del Friuli

Habitat: dal latino habitare cioè “abitare”; significa quindi “esso” abita. In senso figurato, prefigura un ambiente sociale e umano, humus, spazio, ambito, società, contesto.

Da queste considerazioni sono partita per questo lavoro che circoscrive ed identifica il luogo quale ambiente sia naturale che umano dove abito: il Ponte del Diavolo. Il Ponte collega, o forse divide, la città di Cividale del Friuli, in Provincia di Udine, dal centro alla periferia e viceversa.

Luogo topico fisico e paesaggistico nel quale ogni cividalese si identifica o indica per definire questo luogo fisico che ha in sé le gemme dell’appartenenza e dell’identità sociale.

Il Ponte del diavolo è finemente intrecciato con questo suo elemento identificativo, ma non solo. Come prescindere dal potente innesto con la natura che lo circonda, di grande impatto visivo: la forra del fiume Natisone. Tant’è che il caratteristico gesto di ogni persona che lo attraversa è di sporgersi per ammirare le profonde acque di un intenso colore verde smeraldo che si fissano indelebilmente nella mente.

Nell’opera vengono fatti dialogare due piani visivi, quello verticale del paesaggio (a sua volta ripreso riflesso nell’acqua) e quello orizzontale dell’acqua; l’habitat umano e naturale, che altrimenti non potrebbero mai incontrarsi ma che di fatto nella percezione visiva sono tutt’uno.

Adriana Iaconcig